Da parte di KS/CS Comunicazione Svizzera siamo soddisfatti che le nostre posizioni politiche riscontrino attenzione da parte di molti parlamentari che spesso sostengono con vigore la libertà economica e pubblicitaria. Molte delle nostre raccomandazioni sono state accolte favorevolmente e sono entrate a far parte delle decisioni dei consigli.
Attuare la volontà popolare: sì, ma non di più!
Ancora prima della pausa estiva, la Commissione della Sicurezza Sociale e della Sanità del Consiglio degli Stati (CSS-S) ha consultato le associazioni interessate sull’attuazione della cosiddetta iniziativa sul tabacco. In questa audizione, da parte di KS/CS abbiamo riaffermato di accettare l’esito della votazione del 13 febbraio 2022 chiedendo però fermamente che le disposizioni dell’iniziativa siano attuate correttamente. Tuttavia, il Consiglio federale ha inserito nella sua proposta ulteriori disposizioni che oltrepassano le decisioni del voto popolare. KS/CS si è schierata contro queste proposte assai discutibili anche sotto punti di vista di gestione politica. La Commissione e il Consiglio degli Stati hanno parzialmente seguito le nostre raccomandazioni. Secondo il Consiglio degli Stati, la promozione delle vendite dei prodotti del tabacco deve rimanere consentita anche in futuro, a condizione che non sia rivolta a bambini e adolescenti. Il Consiglio degli Stati non vuole inoltre che l’industria del tabacco debba rendere note le proprie spese pubblicitarie. D’altra parte, vuole che la pubblicità del tabacco nelle riviste sia vietata, anche se la maggior parte di essa è diretta agli adulti. L’attuale CSS-S si occuperà della questione a novembre, prima che venga affrontata dal nuovo Consiglio eletto.
Lo zucchero sta diventando il nuovo tabacco?
A luglio, l’Ufficio federale per l’agricoltura e l’alimentazione (UFAG) ha annunciato l’intenzione di rivedere e aggravare la legge sugli alimenti in occasione di un evento dedicato a questo argomento. Si tratta della fine di un processo di autoregolamentazione dell’industria durato un anno, che secondo l’Ufficio federale ha portato a risultati troppo scarsi. Ciò significa che prodotti alimentari come il cioccolato o il formaggio rischiano di essere sottoposti a un processo di regolamentazione che non può che sfociare in divieti e proibizioni. KS/CS si batterà contro questa situazione nell’ambito del suo gruppo di lavoro sull’alimentazione.
Chi decide cosa può essere pubblicizzato?
La pubblicità esteriore è sempre sotto pressione. All’inizio di quest’anno, nella città di Ginevra si è tenuto un referendum sullo «Zéro Pub». Con grande sforzo comune, il referendum contro questo divieto di pubblicità nelle aree urbane è stato vinto! Nella città di Berna, il legislatore ha approvato un postulato che chiede di vietare la pubblicità esteriore per i viaggi aerei e per le automobili sul suolo pubblico. Anche la città di Vevey ha deciso di vietare la pubblicità esteriore negli spazi pubblici a partire dal 2025. Insieme all’Associazione per la pubblicità esteriore, da parte di KS/CS stiamo chiarendo fino a che punto un’autorità che rilascia licenze per la pubblicità esteriore può escludere i settori economici dalla pubblicità e in quale momento tali decisioni violano la pubblicità e quindi i settori economici. Questi chiarimenti sono in corso e ne riferiremo costantemente i risultati.
Uno sguardo sulla sessione autunnale
- La mozione 21.4530 «Trasparenza nella pubblicità politica sui social media» è stata respinta con successo dal Consiglio nazionale.
- Anche la mozione 21.4616 «Stop allo spreco di energia per l’illuminazione notturna di vetrine e pubblicità» è stata respinta con successo dal Consiglio nazionale.
- Il Consiglio degli Stati ha discusso l’affare 23.049 Legge sui prodotti del tabacco (LPTab) del Consiglio federale, dove KS/CS ha sostenuto diverse mozioni.
Forum dei media romandi
Circa 100 professionisti dei media e della comunicazione si sono incontrati il 19 settembre a Losanna per una stimolante edizione del «Forum des Médias Romands». La tavola rotonda conclusiva ha dato vita a un vivace dibattito sulle ragioni del calo più marcato degli introiti pubblicitari nella Svizzera francese rispetto alla Svizzera tedesca, ma anche sulle possibili soluzioni prese in considerazione dalle agenzie pubblicitarie e dai marketer. La vicinanza ai clienti pubblicitari sembra quindi essere una carta vincente da non trascurare quando la crisi economica aumenta la pressione sui media.
Notizie dalla Commissione per gli esami
Per la prima volta, la commissione d’esame KS/CS ha condotto gli esami annuali degli specialisti della comunicazione con l’ausilio di computer portatili, un’iniziativa molto apprezzata dai partecipanti all’esame e dagli esperti. Un importante progresso nel 2023 è stato il completamento dell’esame professionale superiore per manager della comunicazione, in modo che gli esami possano svolgersi con il nuovo regolamento d’esame a partire dal 2024. Gli effetti dell’intelligenza artificiale sui profili professionali nel settore della comunicazione ci occupano intensamente e sarà necessario un adattamento di entrambi gli esami (specialisti della comunicazione e manager della comunicazione).
Fanny Rocchi nuova nel nostro team
Infine, un caloroso benvenuto: All’inizio di settembre, Fanny Rocchi ha iniziato a lavorare come responsabile del servizio legale di KS/CS. Fanny Rocchi è avvocatessa e partner dello studio legale Schluep/Degen di Berna, specializzato in proprietà intellettuale e diritto della pubblicità. Nel team con noi, segue tutti i processi legislativi ed è a disposizione per consulenze legali. Fanny Rocchi succede al Dr. Marc Schwenninger, che ha lasciato KS/CS e si concentrerà sulle sue attività di insegnamento.
Andate a votare!
Il 22 ottobre 2023 gli elettori svizzeri eleggeranno il nuovo Parlamento federale. Sosteniamo la raccomandazione delle associazioni economiche e vi invitiamo a eleggere parlamentari che si battano per la libertà economica e la libertà di pubblicità, per un sistema giuridico che si basi su cittadini responsabili e che dia loro la massima libertà di scelta dei loro consumi. Perché una società libera come quella che abbiamo in Svizzera è preziosa e ha bisogno di un impegno costante per essere mantenuta.
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